lunedì 2 novembre 2020

Sabotaggio, e altri fatti da chiarire: 

il Comitato per la Tutela dei Crinali Mugellani si esprime

 

La notizia della denuncia del sabotaggio alla trivella di una ditta incaricata da AGSM, che stava facendo dei carotaggi sul crinale di Villore è apparsa su tutti gli organi di stampa locali. Questo atto è stato ovviamente condannato immediatamente da associazioni, partiti politici e sindaci. Il polverone che si è alzato, oltre ad annebbiarci la vista e, come oppositori all’impianto eolico industriale, a farci sentire in dovere di difenderci da ogni pur velata insinuazione, ci impone alcune riflessioni. 

Ci preme evidenziare come i punti oscuri su cui far luce nell’intera faccenda siano ben più di uno, ad esempio:

- qual è l'utilità di sondaggi effettuati in un posto segnalato a bassa criticità geologica? I sondaggi non andrebbero fatti  là dove tale criticità è maggiore?

- perché il 7 ottobre scorso si è svolta una riunione privata tra alcuni sindaci del Mugello e l’ing. Giusti di AGSM, in un momento in cui il progetto dovrebbe seguire una procedura, di esclusiva competenza della Regione e della ditta, per la parte che gli compete nel fornire le integrazioni richieste al progetto?

A quella riunione, alcuni appartenenti al Comitato per la Tutela del Crinale Mugellano  chiesero di poter partecipare in qualità di ascoltatori esponendo le seguenti motivazioni:

- se in Mugello è in atto da più parti un confronto aperto sull’utilità o meno di un impianto eolico come quello proposto, perché i primi cittadini si incontrano all’insaputa del resto della cittadinanza con AGSM?

- poiché il lacunoso progetto di AGSM è già stato presentato e criticato sia durante alcune assemblee pubbliche, sia durante l’inchiesta promossa dalla Regione Toscana e la cui commissione VIA ha richiesto varie e articolate integrazioni, che senso ha che alcuni sindaci del Mugello si incontrino in “privato” e segretamente con la parte terza?

Quel giorno gli appartenenti al Comitato invece di essere accolti come cittadini interessati si sono trovati, increduli, a dover dare i propri documenti ai carabinieri chiamati dal sindaco di Vicchio Carlà Campa. Tornando indietro nel tempo, la forza pubblica era già stata chiamata ad intervenire durante un pacifico “flash mob” di dissenso avvenuto a Vicchio contro l’impianto eolico industriale.

Se le istituzioni, di fronte a momenti di dissenso o richieste di partecipazione attiva democratica, delegano i rapporti unicamente alla forza pubblica si sono già schierate. Queste istituzioni stanno di fatto tentando di silenziare qualsiasi argomentazione e azione di tutela che possa mettere a repentaglio o intralciare la costruzione dell’impianto eolico industriale in Mugello, riducendo tutto ad una questione di ordine pubblico. Sembra ormai che ogni espressione della società civile venga impedita e criminalizzata.

Per tornare infine al sabotaggio, chi ha visto in questi giorni le foto del trattore e della trivella o ha ascoltato testimoni oculari di come era organizzato il cantiere, senza delimitazioni, protezioni e cartelli di legge, chi sa che i carotaggi, così come è ora la situazione, possono essere eseguiti solo su di un areale ben ristretto e sicuramente non nelle zone maggiormente a rischio,  non può che avere dei dubbi sulla serietà della ditta proponente l'impianto e di tutti quelli che la sostengono, non può che essere seriamente preoccupato per la sicurezza dei lavoratori coinvolti e per il futuro del nostro territorio.

CTCM

Dicomano-Vicchio, 31.10.2020

 

 

martedì 8 settembre 2020

3.a camminata sul crinale


Ecco finalmente la locandina ufficiale della passeggiata. 
Abbiamo raccolto 13 adesioni, come potete vedere 
anche di associazioni autorevoli e di livello NAZIONALE. 
Non ci sono i partiti perché siamo apartitici, ma molti la pensano come noi.
DIFFONDETE! VENITE, MOBILITIAMOCI! Tanto nessuno di noi va al Gran Premio
(dai crinali non si dovrebbe nemmeno sentire il fracasso, speriamo).

SAREMO IN MOLTI, e con molti ospiti. Portate magliette, cartelli, bandiere! Sarà l'ULTIMA PASSEGGIATA ESTIVA, facciamo in modo che non sia l'ULTIMA SUI CRINALI LIBERI E INTATTI !


venerdì 28 agosto 2020

 

CTCM ­- COMUNICATO STAMPA

 

La passerella dell’inchiesta s’è chiusa: ora si pensi

a proteggere i crinali!

Sull’Udienza Pubblica relativa al progetto eolico Monte Giogo di Villore.   27.8.2020

 

 

Abbiamo atteso finora perché abbiamo voluto verificare dove ci avrebbero portato gli strumenti predisposti dalla Regione per garantire – nelle decorose intenzioni - Rispetto e Tutela dei diritti del territorio, del bene comune, di fronte alle proposte di imprenditori AMICI DELL’EOLICO che mirano ai loro affari. La transizione all’energia verde è un pretesto, lo dimostra il Gran Premio di F1: gli sprechi non vengono arginati ma incrementati – continuano le celebrazioni della tirannia consumista, avanza la cementificazione e la distruzione della Terra.

 

La delusione – annunciata da chi aveva esperienze in merito e confermata dai resoconti della stampa e di chi ha partecipato all’inchiesta  ­– è stata immediata, già dalla prima seduta, e fino all’ultimo nulla è cambiato: ci sono stati momenti comici, degni di una farsa, che sarebbe bello poter rivedere con gli amici in allegria (sempre che le registrazioni vengano messe a disposizione del pubblico). Altri purtroppo tragici: quell’Inchiesta che avrebbe dovuto fare chiarezza sulle mille carenze del progetto si è trasformata in un’imbarazzante passerella di clientele, reticenze, interessi privati, tentativi di sviamento e minacce di querela, tutto messo accuratamente in atto nell’osservanza della legalità (la presidentessa è docente di Diritto, mica per nulla!) e delle condizioni imposte dal COVID: non una riunione si è svolta in presenza, e nessuno ha potuto interrompere il fiume di formule burocratiche che per ore e ore e ore ha continuato a riversarsi nelle orecchie dei circa cento cittadini in ascolto, fino a tarda notte - per partorire cosa? Ogni richiesta di rinvio o di maggiore apertura è stata rifiutata, e la comunicazione è stata sempre ed esclusivamente via internet. Davvero un ottimo banco di prova di quel che ci aspetta: la tanto paventata discriminazione tecnologica è già tra noi, le nuove tecnologie sono perfettamente integrate e attive.

 

Ma i giochi non sono fatti, come qualcuno vorrebbe: questo dell’Inchiesta era un preambolo forse non necessario, ma è risultato estremamente utile per chiarire schieramenti e squadre in campo, perché in realtà tutto si deve ancora “giocare”.

 

Non a caso gli AMICI DEI CRINALI sono molti e avveduti, e non si sono fatti distrarre: hanno presentato alla Regione montagne di Osservazioni di grandissimo peso. Ottimi cittadini, animati dal solo senso civico (e non da quello del quattrino!), gruppi locali (associazioni tra le più diverse, ma col cuore sul territorio)  ed enti di rilevanza nazionale (CAI, Italia Nostra, WWF, LIPU, Federcaccia, ecc.), singole famiglie (donne, uomini, anziani, bambini).

Non a caso l’inchiesta non ha potuto evitare di accogliere le osservazioni dei nostri Amici: mentre dalle tante comparse prezzolate che abbiamo visto sfilare le risposte offerte sulle vere criticità, sugli aspetti geologici, idrologici, anemometrici, sollevate e ripetutamente presentate, sono state superficiali e generiche.

Non a caso abbiamo continuato a incontrare la popolazione, lottando con lockdown e amministrazioni poco disponibili, attivandoci con le nostre passeggiate sui crinali, con assemblee settimanali aperte a tutti in presenza o a distanza (quando non era possibile fare diversamente), con i banchini in piazza,  volantini e proteste sempre civili, confrontandoci con tutti sui media e faccia a faccia, con i mezzi di comunicazione (grazie!) e con i politici locali.

 

Ora AGSM (la ditta che vuole mungere QUATTRINI DAL VENTO sulle nostre teste) avrà un mese di tempo per decidere se abbandonare il progetto oppure chiedere 180 gg per integrare quegli aspetti che in esso sono stati evidenziati come LACUNOSI dal nostro lavoro (e che loro NON AVEVANO CONSIDERATO!), perché riconosciuti DALLA REGIONE NELLE SUE RICHIESTE DI INTEGRAZIONI.

Consigliamo caldamente ad AGSM di ritirarsi, perché confermiamo la nostra resistenza: l’opposizione all’impianto Monte Giogo di Villore è pronto per diventare un caso nazionale, e forse anche internazionale. In questi 9 mesi ci siamo chiariti le idee, abbiamo affinato i nostri strumenti  e abbiamo capito l’orrore che ci aspetta e siamo più che mai convinti che questa non sia la strada giusta verso un comportamento meno distruttivo e più rispettoso del Pianeta.

 

Perché un caso nazionale? Si è parlato di 8000 km di pale eoliche da costruire in Italia. E tutte le altre soluzioni energetiche alternative, meno impattanti, che fine fanno? Si lasciano perdere? Naturale! La corsa all’eolico, con i fondi europei promessi, è diventata una corsa all’oro, scatena gli impulsi più selvaggi del neoliberismo, in una lotta senza esclusioni di colpi ai danni dell’ambiente e delle persone che ci vivono. A chi viene lasciata la gestione? All’arrembaggio delle solite ditte che lotteranno per prevalere una sull’altra e accaparrarsi questo o quel territorio? Dove sono gli Enti Locali? Dove sono le Regioni? Vediamo quel che sta accadendo in Calabria, in Basilicata e in Sardegna, ma non solo, la minaccia si allarga a tutto il crinale appenninico. Perché non c’è un chiaro piano energetico nazionale? E perché alla popolazione viene detto poco o nulla di quel che l’attende? Nello specifico: non dovrebbe essere la Regione l’ente politico per eccellenza  di gestione del territorio? Non spetterebbe a lei la pianificazione affinché tutto non diventi un Far West? L’abbiamo visto nell’inchiesta: non è coi grandi numeri che ci devono rispondere. I grandi numeri servono solo come cortina dietro cui nascondersi. Si conta sul loro potere persuasivo, e vengono usati da tutti coloro che sono a corto di argomenti, o che aspirano a carriere politiche. Una pseudo-politica, purtroppo, prona e succube di un potere economico sempre più autoritario e pervasivo, che mira alla manipolazione delle persone inibendo i loro veri e profondi desideri e sostituendoli con alternative addomesticate calate dall’alto, divertimentifici vari.

 

I grandi numeri giocano a fuorviare il discorso adducendo la scusa che non c’è più tempo e che il crinale si deve sacrificare, così come la libertà individuale. Ma è un discorso falso e pericoloso, perché giustifica tutto, ogni abuso e illegalità. Con tutto questo il mondo degli affari va a nozze: non aspettava che questo, l’apocalisse incombente, per considerare ogni territorio buono per i propri interessi. È un gioco feroce, un gioco al massacro, dove invece di armi da fuoco si usa l’arma ben più sottile del condizionamento psicologico, che mira a creare una vera servitù volontaria.

 

Attaccare il crinale Villore-Corella è un sintomo di questa malattia mortale, che da tempo ha infettato l’essere umano: non riuscire a riconoscere i propri limiti e credersi onnipotenti, non distinguere ciò che si può fare da ciò che non si deve fare. Questo atteggiamento è tipico di un individuo geneticamente, o meglio: economicamente modificato, che ragiona solo in base al profitto e non vuole capire che di fronte alla realtà deve cadere ogni calcolo: c’è solo da fermarsi, ammirare, e comprendere i limiti dei nostri bisogni.

 

PER QUESTO NOI CONTINUEREMO LA NOSTRA BATTAGLIA

CONTRO LA FALSA TRANSIZIONE ENERGETICA CHE NEL VERDE VEDE SOLO DENARO

 

CTCM, Dicomano-Vicchio, 27 agosto 2020

Comitato per la Tutela dei Crinali Mugellani, fb: crinaliliberi, mail: crinaliliberi@gmail.com

lunedì 8 giugno 2020

IDRA esce dall'Inchiesta Pubblica, il CTCM non ci è mai entrato

Il Comitato per Tutela dei Crinali Mugellani non ci è mai entrato, davvero. Alcuni suoi membri hanno assistito alle fasi preliminari, e altri assisteranno - più per dovere di cronaca che per convincimento che potesse servire a qualcosa: un po' per la natura stessa dell'Inchiesta ma soprattutto per la modalità a distanza imposta dalle cautele sanitarie, che non garantiscono le premesse democratiche che dell'inchiesta stessa dovrebbero essere i principi ispiratori.
I fatti ci hanno dato ragione. Un  gran dispendio di energie, di mezzi, di tempo, per ottenere il nulla assoluto - segno evidente che lo strumento "inchiesta pubblica" nella sua rigidità e unilateralità non è stato realmente ideato per venire incontro alle esigenze della popolazione.

Come si faceva una volta nei tribunali, vi lasciamo al resoconto illustrato da un'amica.

venerdì 29 maggio 2020

GIOVANNI BRUSSATO - L'età dei metalli tecnologici - WEBINAR "Perché i crinali restino liberi" - n. 4

3 giugno h. 21 - LINK: https://us02web.zoom.us/j/83272499081

aggiornamento 
dal 9 giugno il webinar è online sul "canale youtube crinali-liberi"  (cliccate qui
- anche se la trasmissione è stata funestata da alcune difficoltà tecniche 
- la tecnologia è impietosa carnefice dei suoi oppositori - potrete ascoltare 
per intero la conferenza, vedere le importantissime slides, e seguire il dibattito. 
Questa conferenza resterà una pietra miliare, un raro documento utile 
per capire cosa si nasconde SEMPRE dietro la facciata 
delle TECNOLOGIE VERDI proposte dal GREEN NEW DEAL



mercoledì 20 maggio 2020

APERTA l'INCHIESTA PUBBLICA sul progetto di IMPIANTO EOLICO INDUSTRIALE sul Monte Giogo di Villore

Lunedì scorso 18 maggio alle 18 si è aperta l'Inchiesta pubblica sul progetto eolico, richiesta da diversi gruppi e associazioni attivi sul territorio mugellano.

Causa emergenza COVID la seduta si è tenuta in videoconferenza, e dei 193 iscritti solo un centinaio circa sono riusciti a collegarsi - e va precisato che alcuni hanno dovuto provare più volte prima di riuscirci, mentre diversi hanno avuto difficoltà a comprendere l'audio, a tratti irrimediabilmente disturbato.
Non è stata pubblicata lista dei presenti, ma solo di chi ha preso la parola.

In questa seduta la presidentessa, nominata dalla Regione, ha raccolto la partecipazione e la posizione di chi ha voluto esprimersi - le associazioni e i partiti politici, la controparte AGSM. In apertura hanno espresso le proprie ragioni coloro che hanno richiesto l'inchiesta, avanzando inoltre formale richiesta di rimandare le sessioni della medesima a momenti in cui possa essere effettivamente garantita la pubblica partecipazione.
Pare che non sarà possibile, ma attendiamo di averne certezza.

Sono state avanzate delle candidature per la nomina dei commissari, che domani verranno nominati.

Molti hanno espresso, sia durante la conferenza sia a posteriori, dubbi sul procedimento d'emergenza che, sebbene sicuramente condotto in maniera impeccabile dalla presidentessa, non è parso in questa particolare modalità sufficientemente trasparente per garantire quei presupposti di dibattito democratico che dovrebbero esserne parte costituitiva e imprescindibile, nonché fine ultimo dell'inchiesta.

Come ottimo spunto di riflessione pubblichiamo la lettera inviata ieri sera da IDRA, la onlus nota a tutti i mugellani e i toscani per le importanti lotte svolte per la tutela del territorio negli anni passati.
Presto aggiornamenti, qui e altrove. La stampa sembra interessata a seguire quella che sta diventando - speriamo - un'occasione di dibattito pubblico che esca dalla cerchia degli esperti per coinvolgere e soprattutto INFORMARE LA POPOLAZIONE ANCORA IN GRAN PARTE IGNARA DI QUESTO PROGETTO CHE SI VUOLE FORTEMENTE REALIZZARE SOPRA LE LORO TESTE, TRASFORMANDO UN'AREA DI DELICATO E PREZIOSO PRESIDIO AMBIENTALE PER LA TOSCANA E L'EUROPA INTERA IN UNA ZONA INDUSTRIALE.

CTCM





martedì 19 maggio 2020

ORRIBILE SHOCK dopo aver firmato la petizione AVAAZ a favore del "GREEN NEW DEAL"

Riceviamo da Marco, amico e sostenitore della nostra lotta, e volentieri pubblichiamo:

«A seguito dello shock che ho vissuto trovandomi sullo schermo del computer quell'orrenda immagine, dopo aver firmato la petizione AVAAZ a favore del "GREEN NEW DEAL", petizione che sembra stia coinvolgendo centinaia di migliaia di persone, ho sentito il dovere di fare alcune ricerche e approfondimenti sulla “genuinità” di questa iniziativa diffusa a livello europeo o forse internazionale. Partiamo dal presupposto che i poteri forti sono preoccupati di questo urgente e inevitabile cambiamento che come civiltà dobbiamo attuare per quanto riguarda l'approvvigionamento energetico da fonti fossili a fonti rinnovabili, nella speranza di riuscire a sopravvivere ancora un po' su questo fantastico pianeta.
E' chiaro che i grandi poteri economici stanno cercando di rendere il più indolore possibile l'allargamento ad altri soggetti il proprio monopolio di fornitori globali di energia.
Ci sono sicuramente due grandi problemi: il primo è che il sole è di tutti, il vento è di tutti, l'acqua è di tutti, la terra è di tutti. Il secondo è che le tecnologie sono in mano a tanti professionisti con livelli culturali medio alti. Queste persone pensano, studiano, approfondiscono, costano e per fortuna non tutte sono d'accordo con i sistemi di potere!
Tutto ciò significa che sono necessarie diverse strategie per rimanere in cima alla piramide economica mondiale e governare il nuovo monopolio di produzione energetica green.
L'immagine che ha scatenato in me queste riflessioni potrebbe rappresentare la strategia della bella favola!



In primo piano e sullo sfondo in un'atmosfera accogliente e calda emerge un fantastico panorama di pale eoliche industriali. Gli autori hanno sapientemente inserito messaggi di tranquillità in un'atmosfera green che risultano in alcuni casi anche subliminali, vedi rapace che vola alto nel cielo, vedi lavoratore illuminato dai raggi del sole molto ben attrezzato e in "sicurezza", vedi... se vogliamo tante altre sfumature.
Un’immagine da FAVOLA, che ci racconta:
"NOI vi facciamo felici con i NOSTRI, ma anche vostri, grandi impianti industriali che salveranno il pianeta e vi daranno lavoro e dignità!”
Perché è una favola? Sappiamo benissimo che un sistema di potere economico centrale non sarà mai in grado di mantenere la sostenibilità del pianeta, ma abbiamo bisogno del risveglio di una coscienza collettiva e sappiamo benissimo che le grandi lobby economiche non sono affatto interessate alla nostra felicità. La storia dell'eolico industriale in Italia in qualche modo ci ha già dato una risposta, ma le favole piacciono a quasi tutti!

Lo strumento AVAAZ è perfetto a questo scopo! Un portale di democrazia partecipata ma che può essere incanalata e controllata. La propria adesione in tante petizioni che ritieni "giuste" possono terminare con un messaggio finale distorto che potresti anche non notare, ma che inconsapevolmente ti pervade.

Che fare? (E' anche un famoso romanzo di lotta sociale)

Magari creare petizioni altrettanto significative sul vero concetto di energia partecipata.
Chiamare anche noi, come cittadinanza attiva, i leader europei affinché siano finanziati progetti locali di energia diffusa. Mostrare immagini con sistemi di reti energetiche diffuse efficienti, condividere, supportare e riconoscere professionisti che si impegnano per il bene di tutti e per l'unica possibile sostenibilità futura, la nostra vera "favola" per una rete energetica cooperativa e una comunità felice.


Grazie per le iniziative che state portando avanti come Comitato per la Tutela dei Crinali Mugellani e spero che questa breve riflessione possa essere di aiuto per altre idee e azioni di lotta contro l'egemonia dei poteri forti.»


– Grazie Marco, non sei l'unico ad aver vissuto e a segnalarci questa brutta esperienza. Abbiamo contattato AVAAZ Italia chiedendo spiegazioni, e ci hanno anche risposto: che non era loro intenzione, e che in realtà vogliono valutare molto bene quali sono le condizioni dell'eolico  eccetera. Peccato che ormai il pasticcio sia fatto, e che di rettifiche - se proprio sono così ingenui come dicono - non abbiamo visto nemmeno l'OMBRA.